Accademia degli Artisti

Vai ai contenuti

Menu principale:

Giovanni Nuti

Comitato direttivo e soci onorari

Pagina personale dell'artista  Giovanni Nuti
Socio Onorario "Accademia degli Artisti"

Un ringraziamento particolare a Giovanni Nuti per aver acconsentito all'uso delle sue immagini artistiche nel nostro sito ed al suo nome come socio onorario della nostra associazione
C.Russo


Dobbiamo sempre pensare che non ci è dato di scegliere la cornice della nostra vita ma i contenuti del nostro quadro si. Dipende da noi saper trovare anche in questo momento motivi di speranza e di gioia ed occasioni di condivisione e bellezza. Anche dalle situazioni più terribili gli uomini hanno saputo risollevarsi e anche questa volta sarà così.
Giovanni Nuti



Io sono abituato a lavorare nel tempo, con i tempi dell'universo, che sono molto dilatati rispetto ai tempi che l'uomo vorrebbe. Ma proprio per questo ho la missione di andare alla ricerca delle cose che non hanno fretta di uscire...Non posso fare altrimenti....è nelle mie corde .
Giovanni Nuti

Eccellente personalità, artista, , compositore, un personaggio di spicco   della musica contemporanea, le sue opere e le conoscenze con artisti di ogni genere  fanno di lui un personaggio unico e raro soprattutto per l’umiltà che continua a mantenere anche se ha ricevuto grandi riconoscimenti. Giovanni Nuti accompagna musica e poesie , il suo cammino con la poetessa Alda Merini renderà maggiore gloria ad un personaggio già unico di per sé…. Tutto in lui è fuori dalla norma:la sua musica, la personalità, l’umiltà,l'eleganza innata, la gentilezza nel rapportarsi con chiunque dimenticando spesso il grande ruolo che riveste ogni giorno.
La chiara Fama internazionale dell’artista Giovanni Nuti, mi impediscono di andare oltre, in quanto ogni mio commento sulla sua eccellente persona sarebbe fuori luogo…
C. Russo

Il buio che è in noi va portato alla luce, tutto ciò che è inaccettabile deve diventare accettabile per poterlo guardare senza paura. Non possiamo cambiare le azioni senza modificare i pensieri. Assumiamoci la responsabilità dei nostri pensieri e degli effetti che ne conseguono. Il nostro potere e l’autentica autostima cominciano quando ci rendiamo conto che possiamo scegliere cosa pensare, cosa dire, e come agire.
Giovanni Nuti



Dobbiamo sempre pensare che non ci è dato di scegliere la cornice della nostra vita ma i contenuti del nostro quadro si. Dipende da noi saper trovare anche in questo momento motivi di speranza e di gioia ed occasioni di condivisione e bellezza. Anche dalle situazioni più terribili gli uomini hanno saputo risollevarsi e anche questa volta sarà così.
Giovanni Nuti


Giovanni Nuti ha una bellezza d'animo che si trasmette sul suo volto come una Luce immensa
che ne illumina i tratti caratteristici del vero artista: l'artista capace di rimanere se stesso nonostante i Doni della vita, doni che sa condividere egregiamente con estrema umiltà come tutti i grandi uomini di ogni tempo.

"Sono nato un'altra volta dentro te
sull'asfalto senza chiedermi perché.
E ti porto come un dono in fondo all'anima".
G.Nuti

GIOVANNI NUTI
Inizia a studiare pianoforte all'età di dieci anni, interessandosi subito al repertorio tradizionale italiano. La passione per la musica lo porta da adulto a specializzarsi in musicoterapia rivolta ai portatori di handicap; in tale ambito svolge per alcuni anni l'attività di insegnante presso una scuola elementare di Sarzana.

Nel 1989 esce il primo album, Al parco dei silenzi, cui collabora anche Enrico Ruggeri quale autore del testo della traccia Notti di miele. Nel 1991 partecipa al Festival di Sanremo, in séguito al quale la sua produzione artistica aumenta sensibilmente, unitamente a cospicue collaborazioni con alcuni tra i maggiori esponenti del panorama musicale italiano, come Lucio
Dalla, Roberto Vecchioni e Milva, di cui nel 2004 ha curato come autore il ritorno discografico dopo undici anni di silenzio con l'album Milva canta Merini. Proprio con Alda Merini Giovanni Nuti ha saputo instaurare un felice sodalizio artistico che dal 1996 fino alla morte della poetessa ha prodotto diversi album e singoli in cui Nuti si presenta nella duplice veste di compositore ed esecutore, alcuni dei quali - in particolare Poema della croce, eseguito il 13 ottobre 2006 nel Duomo di Milano - hanno riscosso un certo successo di critica.


"Quando le cose nascono per gioco penso che siano le cose più belle"
(Giovanni Nuti)

Giovanni Nuti: i suoi dipinti, i suoi CD,il suo sito....

www.giovanninuti.com

Le tele di Giovanni Nuti come musicale riso del cuore
i suoi dipinti..... clicca e vai al video
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=_fxtRXG8oe8#at=30

Colori intensi e vivi, caldi ed avvolgenti ci invitano a cogliere l’essenza della pittura di Giovanni Nuti, tutta racchiusa nell’arguzia raffinata di uno spirito ironico, che rivolge il suo sguardo divertito verso la realtà da cui, come attento osservatore, estrapola scene di “insolita” vita quotidiana, affinché si traducano in tele capaci di essere, a loro volta, invito al sorriso. I dipinti dell’artista sono curiosa espressione del sé, consapevole del sapore agrodolce della vita e, pertanto, indotto a coglierne i frutti, gradevoli o amari che siano, attraverso la qualità dell’autoironia, di oraziana memoria, e l’affettuoso “distacco” col conseguente << calore di fiamma lontana >>, che rievocano inevitabilmente la tempra ariostesca e foscoliana.


Nuti concepisce e vive l’espressione pittorica come ludus prezioso e raffinato, occasione appropriata, per elargire svago e divertissement a sé e agli altri, considerando che la complessa e spesso grigia realtà opprime l’uomo bisognoso di leggerezza e volo del cuore. Le figure femminili, inconscia (ma, poi, non tanto inconsapevole) rievocazione dell’archetipo della Grande Madre, sono protagoniste di dipinti, in cui esse sprigionano una grande forza comunicativa attraverso la profondità dei loro occhi, delineati in apparenza con tratti semplici ed elementari. Tali donne esprimono la rottura di schemi e vincoli capaci di soffocare l’io, il desiderio di slanci, il proposito di “rovesciare” la quotidianità mediante il gesto o l’elemento insolito, per regalare a sè stesse ed agli altri l’occasione della beffa, del momento buffo, del riso che sdrammatizza ed alleggerisce.

L’artista abilmente ricorre allo “straniamento”, per ottenere lo scopo perseguito, e, di conseguenza, la sua vena lo induce a fissare sulla tela, solo in apparenza statica, una caffettiera o una bottiglia di veleno come “improbabili” cappelli, topolini in qualità di gioielli, scope a mo’ di scettro o elegante ombrellino, esili pipe. La vivacità cromatica richiama luci, colori, atmosfere di vago sapore latino-americano, contribuendo ad intensificare l’intento pittorico di donare gioia e divertimento. Nell’intima dimensione quotidiana di case, delle quali si scorgono particolari o tendaggi, i soggetti proposti dall’artista, nell’apparenza del silenzio e della loro immobilità, sussurrano il messaggio di cui sono depositari.


Genuinità e semplicità rappresentano la forza delle tele di Nuti, che dipinge con tratto spontaneo ed elementare, proprio per esprimere la voglia di leggerezza e soavità, e da fine musicista intende ricordare che la sua pittura è “gioco” espressivo ed artistico, concepito come esperienza comunicativa, dono per quanti desiderino lasciarsi avvolgere dal brio di una simpatica, ironica visione del reale. Nel novero dei dipinti conquista la costante presenza della gallina, animale a molti caro per l’immaginario collettivo a cui rimanda, nel contesto di una ruralità sana, rimpianta, accogliente. Essa compare in varie fogge e pose (in una tela appare addirittura in veste antropomorfica) e suscita, di volta in volta, sensazioni, ispirando riflessioni che riconducono ai motivi per i quali può ritenersi gradito ed ameno topos ricorrente nella pittura di Nuti. Sperando di cogliere le motivazioni dell’artista, viene da pensare che le galline incarnino, come se fossero una sorta di correlativo-oggettivo della poesia di Montale, la nostalgia di un mondo incontaminato, autentico, puro, sereno, efficacemente rappresentato dall’animo del fanciullo e dalla campagna, quale luogo di valori e tradizioni. Ritengo che Nuti elegga volutamente questo animale, a volte trascurato o sbeffeggiato, ad emblema di una realtà vagheggiata: quella della tenerezza, dell’infanzia remota ma mai dimenticata, del vivere sano e genuino, ancorato alla saldezza degli affetti ed alla vera essenza della Vita. La sua immagine rievoca quel mondo infantile, suggestivo e rimpianto, cantato e “dipinto”, ricorrendo alla tavolozza di colori di un esperto espressionista, da Pascoli con struggente trasporto, ma rivissuto e riproposto da Nuti con un pizzico di delicato ed ironico brio assimilabile a quello di un bimbo spontaneo ed arguto.


In tele come La salottiera, Le coq fou, Mito con pipa e gallina questo simpatico animale rimanda a versi pascoliani del componimento Galline, in cui aleggia la serenità di un autunno contrastante con quelli tristi di altri canti: il cuore della massaia è colmo di gioia << ché d’arguti galletti ha piena l’aia >> e << delle utili galline ode i richiami >>… Si pensi, poi, alla dimensione astrale della << Chioccetta >> che << per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle >>, splendida metafora, contenuta ne Il gelsomino notturno, che rimanda al << nome contadino delle Pleiadi >> e che s’incastona nell’atmosfera pregna di mistero, di allusioni e rievocazioni. Tale fascinoso detto e non detto, tipico della << lirica pura >>, che rende i versi pascoliani vere e proprie tele poetiche (l’antico poeta Simonide di Ceo disse: << La pittura è poesia senza parole, la poesia è pittura che parla >>), si riscontra idealmente anche nella proposta pittorica di Nuti, secondo una visione analogica e con volo pindarico.


L’artista racchiude, nella rappresentazione semplice, gioiosa, “fanciulla” delle gallinelle dei suoi dipinti, messaggi, motivi, aspetti della vita in chiave universale e quotidiana, che attendono di essere colti in base alla loro intensità espressiva mediante l’intuizione, la folgorazione o, al contrario, la pacata riflessione. Esseri viventi o oggetti dalle tele, di volta in volta, sussurrano, bisbigliano, alludono, evocano, rimandano, pongono in relazione, esprimono, fluttuando tra implicito ed esplicito, senza mai trascurare di raccontare all’insegna del gioco e del soave riso argentino d’infanzia, priva degli orpelli e delle sovrastrutture del mondo degli adulti. La vivace scelta cromatica riflette tale visione ed esorta a raccogliere l’invito a non prendersi troppo sul serio, a saper guardare quanto ci circonda con un pizzico di sana ironia (naturalmente rivolta prima a se stessi), a trarre gioia da quanto il quotidiano può offrire, affinché se ne sappia affrontare con misura e dignità il lato doloroso, altra sua parte inalienabile.



La pittura di Nuti, come la sua musica e la sua voce, è segno di un’esigenza espressiva, caratterizzata dal desiderio di confronto e condivisione, che, a suo modo, ci consente di accedere al “giardino segreto” di emozioni, pensieri, sentimenti appartenenti a chi dona se stesso, ogni giorno, al canto ed alla composizione, vivendoli come passione e nobile attività, e dipinge col suo cuore fanciullo, per colorare la sua e la nostra realtà e renderla così meno grigia e più variopinta.


Flavio Nimpo

La musica e la poesia: l'incontro con Alda Merini, e la collaborazione artstica uniranno in un affetto immenso Giovanni e Alda, e vedrà Giovanni protagonista e interprete della poetessa che ammira di più.

Cantante e compositore dalle importanti collaborazioni, tra cui Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Mango, Enzo Avitabile, Milva, Simone Cristicchi, ha all'attivo 6 album (Al parco dei silenzi, Giovanni Nuti, Disordinatevi, Poema della croce, Rasoi di seta, Una piccola ape furibonda). Le sue canzoni sono state cantate tra gli altri da Teresa Salgueiro, voce femminile dei Madredeus, e da Gloria, vincitrice con un suo brano del Premio Mia Martini per le Nuove Proposte a Sanremo ‘96. Dopo aver firmato come autore il ritorno discografico di Milva, che da 11 anni non incideva più in Italia, componendo tutte le musiche del cd Milva canta Merini, è stato al suo fianco nel’ultimo grande tour in Germania (22 date sold-out nei principali teatri tedeschi) e, ad aprile 2005, una settimana in cartellone al Teatro Strehler di Milano. Con Milva incide anche il duetto Piedi adorati. Nello stesso anno esce, su etichetta Sagapò, Poema della croce, una moderna opera sacra definita da Monsignor Gianfranco Ravasi, allora prefetto della Biblioteca Ambrosiana, “opera di finissima e intensa esegesi musicale” della “grande poesia di Alda Merini”. L’opera nel 2006 viene rappresentata nel Duomo di Milano da Giovanni Nuti con Alda Merini. Di questo evento unico sarà pubblicato un dvd attualmente in lavorazione. Nel 2007 esce su etichetta Sony BMG il disco Rasoi di seta – Giovanni Nuti canta Alda Merini con 21 poesie della poetessa milanese musicate dal cantautore tra cui Poeti, duetto con Simone Cristicchi, presente con Alda Merini, a una serata evento al Teatro Strehler di Milano. Nel febbraio 2009 il brano Il regno delle donne, con testo di Alda Merini, viene donato a Doppia Difesa di Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, onlus che combatte la discriminazione e la violenza ai danni delle donne. Nel novembre 2009 esce il singolo Una piccola ape furibonda, anticipazione del nuovo album omonimo con 8 testi inediti di Alda Merini pubblicato il 21 giugno scorso. Una piccola ape furibonda diventa un recital di poesie e canzoni andato in scena con Giovanni Nuti, affiancato, in occasioni diverse, da Valentina Cortese e Lucia Bosé per la regia di Marco Rampoldi.

Poema della croce
1) Per farti felice *
Testi di Alda Merini - Musiche originali di Giovanni Nuti
Cantata per voce solista coro ed orchestra
(*) Giovanni Nuti canta
(**) Alda Merini recita
(***) Valentina Cortese recita
2) Come una corda di violino **
3) Io credo madre *
4) Quante lacrime *
5) Dominai i suoni *
6) Ruota verso di me la tua passione *
7) Di notte **
8) Quel volto *
9) Tutti gli uccelli *
10) La madre **
11) Il legno *
12) Ti lascio Giovanni *
13) Quella manciata di rose **
14) Eterna natura *
15) Madre e figlio ***


Una piccola ape furibonda
1) Una piccola ape furibonda                                        
2) Lascio a te queste impronte sulla terra
3) Il gas
4) Mare e terra
5) Il regno delle donne
6) Paura dei tuoi occhi
7) Il depresso
8) A mio figlio
9) La stufa di maiolica
10) Che rumore fa l'acqua
11) Amore irripetibile


Rasoi di seta
1) Nella notte che geme il tuo patire
(*) Inediti
2) Gli inguini
3) I poeti
4) La zanzara *
5) Com'è grande il pensiero del mare
6) Il grido
7) Prima di venire
8) Le osterie
9) La verza *
10) Il bacio *
11) Io come voi
12) Il mio amore ha quattro gatti *
13) Un'amante per ogni sospiro *
14) Clochard *
15) I sandali
16) Nei giardini dei poeti *
17) Amore
18) E c'era una volta
19) L'abatros
20) Il violinista piange *
21) Sull'orlo della grandezza *


Singoli

   1983 Momento zero
   1987 Non si può/Un dolore in fondo a tutti i pensieri
   1991 Non è poesia
   2004 I Sandali (con Milva)
   2005 Piedi adorati (con Milva)
   2008 Gli inguini
   2009 Il Regno delle Donne: Giovanni Nuti canta Alda Merini per "Doppia Difesa"
   2009 La stufa di Maiolica
   2009 Una piccola ape furibonda




La bellezza

La bellezza non è in ciò che si guarda, ma nella mente di chi guarda: se essa è limpida, riesce a vedere il bello anche nelle cose che gli uomini chiamano brutte. Una
fantastica cascata non suggerisce niente a chi vede soltanto schizzi d'acqua, e una stupenda statua non vale nulla per chi vede soltanto marmo. La vera bellezza, quella che realmente conta, è la bellezza interiore.
Giovanni Nuti
Detto da Giovanni Nuti è tutto da interpretare, la sua bellezza d’animo si trasmette sul viso donandogli una bellezza non comune frutto di una serenità e una saggezza  atipiche per la sua età.


Voglio ringraziarlo per le sue splendide foto la sua estrema gentilezza e cortesia, nonchè la professionalità artistica che lo rendono unico come persona. C.Russo
Grazie di cuore Giovanni!

Torna ai contenuti | Torna al menu